venerdì 1 marzo 2013

STUDIO LAID - Laboratorio di Architettura e Interior Design

Nasce il Laboratorio di Architettura e Interior Design LAID - Studio di Architettura e consulenza esterna per studi tecnici e professionisti con sede in Marina di Minturno - via Appia n. 1293 ex 1457 - 04028 (LT)
Lo studio propone un nuovo modo di approcciarsi alla progettazione architettonica, al design di interni, al restauro ed al recupero edilizio, alla modellazione 3D, al rendering - fotoinserimento e a tutte le attività legate al mondo dell'architettura e dell'ingegneria edile; mediante un'attività di partnership e di contatti on line con la clientela.
Lo sviluppo e l'innovazione, grazie al grande supporto delle moderne tecnologie e delle possibilità offerte dalla rete, sono alla base del concept intorno al quale è nato lo studio.
Per avere informazioni, suggerimenti e preventivi, non esitate a visitare il sito ufficiale dello studio:


oppure spedite le vostre mail all'indirizzo:

venerdì 28 ottobre 2011

Collaborazione esterna per studi tecnici

Comunico, in qualità di tecnico iscritto all'ordine degli architetti, conservatori e pianificatori della prov. di Latina, la mia disponibilità a collaborazione con studi tecnici privati di geometri, architetti o ingegneri o per enti pubblici, per la realizzazione di rendering, viste prospettiche in 3D, fotoinserimenti, e restituzioni grafiche, con tariffazione basata sulla quantità di lavoro e non secondo una tariffa ad ore.
La disponibilità è quella di poter lavorare senza alcun problema a distanza o tramite internet con scambio di file e fatturazioni mediante posta elettronica o ordinaria.
Per info, preventivi, e esempi di lavori già svolti, potete contattatemi sulla mia e-mail. Un saluto a tutti i lettori di Architettura e ingegneria.
Arch. Gennaro Alessio D'Angelo

venerdì 31 ottobre 2008

"Funzione mappe virtuali" (suggerimento per l'utilizzo)

NOTA:
Suggerimento a tutti i visitatori del sito: Per poter visualizzare le mappe tramite l'applicazione presente nel sito infondo ad ogni pagina, è necessario impostare come motore di visualizzazione Microsoft VE Aerial oppure Microsoft VE Labels oppure Yahoo! Maps. Se si prova a caricare le mappe tramite Google queste non vengono visualizzate, mi scuso per l'inconveniente, ma utilizzando uno degli altri motori il servizio è comunque ottimamente funzionale.
Riporto l'appunto perchè in automatico l'applicazione inserisce come motore predefinito proprio lo stesso Google, ma è sufficiente spostare lo spunto per poter usufruire del servizio.
Un saluto ai lettori D'Angelo Gennaro Alessio.

domenica 26 ottobre 2008

Le volte semplici e le volte composte (presentazione power point)

Pubblico oggi, come avevo premesso in una pubblicazione precedente, un post contenente una presentazione power point, che tratta l'argomento delle volte. "Le volte semplici e le volte composte", un approfondimento molto interessante, contenente schede tecniche e disegni, con descrizioni di tutti i tipi di sistemi di copertura a struttura voltata. E' possibile consultare la presentazione sfogliando le singole schede, partendo dall'indice iniziale è molto più facile muoversi per trovare agevolmente un argomento specifico. Buona lettura a tutti.


venerdì 24 ottobre 2008

La Biennale di Venezia Un nuovo progetto per il Padiglione Italia Nel rinnovato Padiglione Italia riaprirà al pubblico l’Archivio Storico della Bien

Venezia, 9 ottobre 2008

Un nuovo progetto è stato approvato nella riunione odierna dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, riguardante uno dei suoi più significativi siti, l’edificio storicamente denominato Padiglione Italia ai Giardini, che ospita parte delle mostre internazionali che si sviluppano poi all’Arsenale.

Il Padiglione Italia sarà parzialmente riorganizzato, riservando maggiori spazi e attività al servizio del pubblico e della formazione. Il Padiglione Italia potrà operare tutto l’anno.


All’interno del Padiglione Italia, nell’ “Ala Pastor” (ampliata fino a 1.620 mq, adiacente al giardino di Carlo Scarpa), è stata individuata la sede idonea per l’apertura al pubblico dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Asac). In questa zona saranno portati l’archivio storico e l’archivio documentale, i libri, i cataloghi e i periodici (ora a Ca’ Corner della Regina), con la previsione di sale di lettura e di consultazione per i ricercatori e per i visitatori delle mostre.

“Con questa decisione – ha dichiarato il Presidente Paolo Baratta – scioglieremo una serie di nodi storici della Biennale. Riqualificando il Padiglione Italia, riapriremo al pubblico tutto l’anno e restituiremo a Venezia l’Asac – obiettivo da tempo sospirato – in una sede ideale anche perché viva, in simbiosi con le mostre. Accanto all’Asac avremo gli spazi per l’attività educational. E tutti questi servizi – primo avvio concreto di un’attività permanente – risulteranno utili così ai veneziani, agli studiosi, ai visitatori, ma rappresenteranno anche uno stimolo ai Paesi proprietari di Padiglioni a fare altrettanto. L’Asac, pur nella sua gestione unitaria, troverà così una sua razionale organizzazione: da un lato la sede per la consultazione, dall’altro la sede per la digitalizzazione e la conservazione che resta per ora al Vega a Marghera”.

Alcune trasformazioni del Padiglione Italia saranno già realizzate in occasione della 53. Esposizione Internazionale d’Arte del 2009. Nella fascia dei locali posti sul fronte principale sarà realizzato il bookshop, in quelli sul fronte verso il canale il bar-cafeteria (700 mq. complessivi), in quelli verso l’Ala Pastor si svolgeranno le attività educational, con locali idonei a ospitare laboratori, seminari e incontri (500 mq). Anche l’area espositiva - 3.300 mq. nel cuore del Padiglione Italia – risulterà razionalizzata nei suoi percorsi interni.

mercoledì 22 ottobre 2008

Biennale Architettura - Mostra Internazionale di Architettura - Venezia - Out There: Architecture Beyond Building

Venezia, 10 settembre 2008

La Fondazione La Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta, inaugura la 11. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Out There: Architecture Beyond Building, diretta da Aaron Betsky. La Mostra sarà aperta al pubblico da domenica 14 settembre a domenica 23 novembre 2008.

Secondo Aaron Betsky - già direttore per sei anni del Netherlands Architecture Institute (NAI) di Rotterdam, uno dei più importanti musei e centri di architettura del mondo, e dallo scorso anno direttore del Cincinnati Art Museum – la 11. Mostra si orienta verso un’architettura oltre il costruire per affrontare i temi centrali della nostra società. Invece di edifici, presenta installazioni realizzate da architetti che hanno risposto allo stimolo di Betsky raccogliendone la sfida. Tale sfida si riverbera su di noi, incoraggia la nostra capacità di lettura e, attraverso l’emozione, ci dà la possibilità di trarre delle considerazioni sul senso del mondo e su come sentirci a casa in esso. Betsky indica “quello che dovrebbe essere un fatto ovvio: l’architettura non è ‘il costruire’. L’architettura deve andare oltre gli edifici perché gli edifici non sono una realtà sufficiente. Sono grandi e dispendiosi accumuli di risorse naturali difficilmente adattabili alle condizioni sempre mutevoli della vita moderna”.

“Gli edifici sono perlopiù brutti, inutili e dispendiosi. Eppure l’architettura è bella - dice Betsky - può collocarci nel mondo come nessun’altra arte è in grado di fare. Può farci sentire a nostro agio nella realtà moderna. Offre e plasma quel fenomeno che nel mondo attuale è uno dei lussi più preziosi: lo spazio. La mostra raccoglie e incoraggia la sperimentazione: quella delle strutture effimere, delle visioni di altri mondi o di prove tangibili di un mondo migliore. Non vuole presentare edifici già esistenti e di cui si può godere nella vita reale. Non vuole proporre soluzioni astratte a problemi sociali, ma intende vedere se l’architettura, sperimentando nella e sulla realtà, può offrire forme concrete e immagini seduttive”.

L'11. Mostra Out There: Architecture Beyond Building presenta pertanto, articolandosi nelle aree espositive del Padiglione Italia ai Giardini e dell’Arsenale, installazioni, manifesti d’intento, scenari utopici. Questi sono esperimenti realizzati qui per lo scopo specifico della mostra: ricercare forme per cui l’architettura rinnovi se stessa, lo spazio in cui viviamo, la nostra esistenza. Se all’Arsenale il visitatore incontra 23 Installazioni, al Padiglione Italia scopre il lavoro sperimentale di 55 studi internazionali e una ricognizione dei Masters of the Experiment.

Le Corderie dell’Arsenale si aprono con Hall of Fragments, di David Rockwell con Casey Jones + Reed Kroloff: un’opera interattiva che riflette sulla capacità dell’architettura di sprigionare la propria forza visionaria attingendo dall’immaginario cinematografico. Le Corderie presentano Installations di grandi dimensioni che “non sono prototipi di edifici – spiega Betsky – non sono affermazioni costruite della purezza della forma, non sono esempi di esperimenti che hanno luogo altrove”. Rappresentano invece modi sempre diversi di interrogarci sull’architettura e su come è possibile sentirsi “a casa” nel mondo. Questa mostra lancia una sfida che va considerata nell’insieme delle opere presentate, al di là del significato di ciascuna. È una sfida di dialogo con il pubblico e non un atto di isolamento. Gli architetti comunicano con il visitatore attraverso i Manifestos, dichiarazioni d’intento presentate dagli stessi autori per coinvolgerlo nelle loro visioni e nella loro idea di architettura. L’obiettivo è quello di ristabilire un terreno comune e una comune comprensione delle cose. I partecipanti della sezione Installations sono: Asymptote, Atelier Bow Wow, Barkow Leibinger Architects, Nigel Coates, Coop Himmelb(l)au, Diller Scofidio+Renfro, Droog Design+Kesselkramer, Vicente Guallart, Frank O. Gehry, Zaha Hadid, Ante Liu, Greg Lynn, M-A-D, Massimiliano Fuksas, MVRDV, Penezić e Rogina, Philippe Rahm, Matthew Ritchie in collaborazione con Aranda/Lasch e Daniel Bosia/ARUP AGU, Kramervanderveer, Thonik e UNStudio. Il percorso espositivo prosegue all’esterno delle Corderie con una capanna odierna del Kazakistan, proposta da Totan Kuzembaev, che rappresenta il punto di incontro tra la civiltà nomade tradizionale e quella contemporanea. La visita si conclude nel Giardino delle Vergini, nuovo spazio acquisito dalla Biennale di Venezia, con Towards Paradise, landscape installation a opera del gruppo Gustafson Porter – Gustafson Guthrie Nichol.



martedì 21 ottobre 2008

La volta a vela

Pubblico oggi per la sezione sistemi di copertura, una valida descrizione con relative illustrazioni della "VOLTA A VELA", prossimamente questo tema, sarà ampliato grazie alla pubblicazione di un'ottima guida sulle volte, in un formato file presentazione (power point) e anche grazie alla pubblicazione di altri articoli riguardanti altri tipi di volte non ancora trattati.

Questo tipo di volta generalmente si poggia su pilastri, anzichè su muri continui, e si presta quindi per coprire parte di grandi vani, che non debbano essere interrotti da pareti continue. Si ottiene dalla "volta a bacino" (della quale seguiranno pubblicazioni), immaginando di tagliare questa con dei piani verticali che hanno per traccia orizzontale delle rette incontrantisi ortogonalmente, a formare generalmente un quadrato, come è visibile nella pianta, disegnata insieme ad una sezione verticale fatta con un piano parallelo ad uno dei precedenti, e alla sua prospettiva assonometrica schematica. Chiunque volesse costruirsi un modello schematico di questa, non ha che da procurarsi la metà di una buccia intatta di un'arancia, e tagliarne via quattro parti ai margini, sezionando come si è spiegato sopra.



La volta a vela è un tipo di copertura architettonica simile a una cupola a base quadrata.

Nella forma più semplice si tratta di una semisfera o di una calotta di sfera circoscritta in un vano quadrato, senza le parti esterne al quadrato.

In geometria descrittiva va ad indicare una parte comune a due solidi formati da:

Una calotta quadrica che abbia, rispettivamente: come asse di rotazione una retta verticale, come meridiano generatore un arco di conica e come parallelo direttore una circonferenza.

un prisma ad altezza indefinita avente come propria sezione retta un poligono inscritto dal parallelo.

Secondo il tipo di conica da cui è formato il detto meridiano la volta a vela può essere classificata come segue:

  • Volta a vela sferica (la propriamente detta volta a vela)
  • Volta a vela ellissoidica
  • Volta a vela parabolica
  • Volta a vela iperbolica ad una falda.

Si può chiamare anche volta a bacino o a catino quando si presenti come una cupola ribassata impostata su pennacchi.

venerdì 17 ottobre 2008

Video - Cattedrale nuova di San Giovanni Rotondo (S. Pio) - arch. Renzo Piano

Pubblico oggi per la sezione VIDEO, una tesi di laurea Giovanna Ritrovato, sulla struttura ed il progetto della nuova cattedrale di S. Pio a San Giovanni Rotondo, realizzata dall'architetto Renzo Piano. Capolavoro di arte moderna, questa cattedrale è il più valido esempio di architettura sacra ai giorni d'oggi. Nel video è spiegato in maniera molto sintetica il progetto in ogni sua parte, non è stato trascurato nessun particolare, dalla planimetria, alla pianta, alle coperture. Molto semplice e leggibile, accompagnato da un sottofondo musicale il video spiega gli elaborati del progetto, lo sviluppo dello stesso, i materiali utilizzati e tutti i dimensionamenti che lo studio di Renzo Piano ha portato alla realizzazione dell'opera...buona visione: