venerdì 19 settembre 2008

I modelli (parte II)

Fasi della costruzione di un modello

La costruzione di un modello si articola in tre fasi distinte e successive: la sintesi, la riduzione, la proiezione.

Nella prima fase, la sintesi, l'oggetto del quale si vuole costruire il modello viene estratto dalla realtà cui appartiene e a esso viene sostituita una sua copia ideale, detta modello geometrico, grande quanto il vero. Questa copia è fatta di forme geometriche pure, opportunamente composte, le quali approssimano la forma, più

complessa e irregolare, dell'oggetto reale.

Nella seconda fase, la riduzione, il modello geometrico, grande quanto il vero, viene semplificato e ridotto in modo che le sue di­mensioni siano confrontabili con quelle del foglio di carta che do­vrò ospitare il disegno o con le capacità di memoria del computer.

Questa riduzione si effettua dividendo le dimensioni del modello geometrico al vero per un fattore costante, k. Il rapporto l/k si di­ce scala del modello e il modello stesso si dice ridotto in scala. L'operazione di riduzione rende impossibile rappresentare i detta­gli più minuti dell'oggetto, perciò, quando si costruisce il modello geometrico al vero, si tiene conto del rapporto di riduzione: quan­to più questo è forte (cioè quanto più k è grande), tanto minore è il numero delle forme geometriche pure che compongono il model­lo, tanto minore è l'approssimazione del modello alla realtà. In breve: il modello geometrico è una sintesi della forma reale, tanto più forte quanto più grande è k; le misure del modello geometrico sono tanto più approssimative, quanto più grande è k.

Nella terza fase, la proiezione, il modello geometrico in scala vie­ne sottoposto alle operazioni di proiezione e sezione, che produ­cono, sulla carta o sullo schermo del computer, una vista del mo­dello stesso, permettendo così al progettista di valutarne le qualità formali e di operare su di esso. La proiezione e la sezione sono operazioni di natura squisitamente geometrica, che saranno di­scusse nel seguito; esse, tuttavia, simulano fenomeni fisici comuni come la visione e le ombre, nonché tecniche a tutti note, come la fotografia.

Caratteristica essenziale del modello grafico, informatico o plasti­co è quella di consentire la ricostruzione, nello spazio, del model­lo geometrico dell'oggetto rappresentato. Di conseguenza, l'intero processo qui descritto può essere percorso in due versi: quello che va dalla realtà al disegno e quello che va dal disegno alla realtà. Nel primo caso il processo è asservito al rilievo, nel secondo caso al progetto.

Il processo che abbiamo descritto ha validità generale, è il medesi­mo, cioè, quale che sia il supporto del modello. Se questo suppor­to è la carta, il modello, disegnato con la matita o con la penna, è un modello grafico. Se il supporto è invece la memoria di un ela­boratore, cioè di un computer, allora il processo restituisce un mo­dello informatico. Se, infine, il supporto è lo spazio e il modello è stato costruito con il cartone, il legno o altro materiale, allora il processo restituisce un modello plastico.


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