mercoledì 8 ottobre 2008

La Capriata all'Italiana

Uno degli argomenti più ricercati sul web riguardo l’architettura è sicuramente quello del sistema di copertura a capriata, per questo motivo riporto alcune pubblicazioni specifiche per consentire una maggiore informazione ai lettori, di seguito è descritto a grandi linee il sistema di copertura a capriata italiana:

Due puntoni (o braccia o biscantieri): sono le travi inclinate che determinano la pendenza del tetto.

Catena (o corda o tirante): è l'elemento orizzontale che costituisce la base del triangolo e che supporta sforzi di trazione che altrimenti andrebbero a gravare, sotto forma di forza orizzontale sul punto di appoggio dei puntoni.

Monaco (o ometto o colonnello): è l'elemento verticale.

Saette (o contraffissi o razze o contropuntoni): sono gli elementi con inclinazione opposta a quella dei puntoni che limitano l'inflessione dei puntoni stessi, scaricando sul monaco la forza di compressione a cui sono sottoposte.

Controcatena: presente solo in capriate di grandi dimensioni, collega orizzontalmente i puntoni in punti intermedi e limita la lunghezza di libera inflessione di questi. Differentemente dal nome che ricorda quello di un elemento teso, non risulta soggetta a trazione ma a compressione, dal momento che forma una sorta di arco a tre conci con i sottopuntoni.

Sottocatena, sottopuntone: eventuali travi di rinforzo poste a contatto al di sotto o al di sopra - rispettivamente - della catena o dei puntoni.

Quando la capriata fa da ossatura di un tetto alla lombarda, su di essa vengono appoggiate delle travi perpendicolari. Quella alla sommità è detta colmareccio, mentre quelle che poggiano direttamente sui puntoni si chiamano arcarecci (o terzere quando suddividono la falda in tre parti). Su arcarecci e colmareccio sono poi appoggiate uteriori travi perpendicolari, dette travetti o travicelli, che scendono in obliquo parallele ai puntoni. Sui travetti poggiano i listelli o correntini che a loro volta sostengono il manto di copertura che può essere realizzato in coppi o tegole curve, in coppi ed embrici, o in tegole stampate.

Nei tetti alla piemontese, invece, la capriata sostiene - mediante un gattello o mensola (vincolato al monaco) oppure con una traversa (vincolata a monaco e puntoni) - una trave di colmo posta a quota più bassa rispetto alla testa del monaco; su questa trave di colmo poggiano uno o più falsi puntoni per falda (che formano dei falsi cavalletti intermedi fra due capriate) complanari ai puntoni, sui quali poggiano degli arcarecci che possono sostenere dei travetti o direttamente i listelli a sostegno del manto.


4 commenti:

Anonimo ha detto...

OK ti ho inserito anche io nel mio blog nella sezione blog e siti amici.

[Re]write di Giovanni Greco
http://www.giovannigreco.eu

Anonimo ha detto...

Ciao, per me va bene lo scambio link, provvederò ad inserirti subito. Ciao e grazie.

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

imparato molto