mercoledì 10 settembre 2008

Pulitura MATERIALI LIGNEI (parte I)

OPERAZIONE DI PULITURA MATERIALI LIGNEI
1. GENERALITÀ

Prima di eseguire le operazioni di pulitura sulle superfici lignee, è opportuno attenersi a delle specifiche procedure al fine di salvaguardare l’integrità del materiale. Le operazioni preliminari comprendono le seguenti fasi esecutive:
- identificazione dell’essenza lignea;
- identificazione dei depositi incoerenti da dover rimuovere e campagna di saggi al fine di verificare eventuali tracce di cromie originali;
- eventuale preconsolidamento, se si riscontra la necessità, del materiale prima di iniziare la pulitura;
- applicazione del sistema di pulitura prescelto su campionature di materiale;
- analisi dei risultati ottenuti sulla superficie campione prima di estendere le operazioni di pulitura a tutta la superficie.
Tutte le operazioni di pulitura dovranno, essere sempre eseguite rispettando l’andamento delle venature e non in senso ortogonale o trasversale ad esse.
PULITURA MECCANICA MANUALE
La procedura sarà impiegata qualora necessiti un lavoro accurato e basato sulla sensibilità operativa di maestranze specializzate, oppure per quelle superfici (ad es., tinte a calce o tempere) difficilmente trattabili con tecniche tradizionali (sverniciatura tramite decapante neutro). Prima di iniziare l’operazione di pulitura sarà necessario esaminare la superficie lignea con lo scopo di determinare l’eventuale presenza di olio, grasso o altri contaminanti solubili; in tal caso un ciclo di pulitura con solventi opportuni precederà ed eventualmente seguirà quella manuale. Gli strumenti occorrenti per la pulizia manuale saranno costituiti da spazzole metalliche, raschietti, spatole, scalpelli, lana di acciaio e carta abrasiva di varie grane, oppure utensili speciali (tipo sgorbie) sagomati in modo da poter penetrare negli interstizi da pulire, tutti questi strumenti verranno impiegati, alternativamente, in base alle condizioni delle varie superfici. Le spazzole metalliche potranno essere di qualsiasi forma e dimensione mentre le loro setole dovranno essere di filo d’acciaio armonico. Le scaglie di vernice in fase di distacco saranno eliminate attraverso un’adeguata combinazione delle operazioni di raschiatura e spazzolatura.
A lavoro completato, la superficie dovrà essere spazzolata, spolverata e soffiata con getto d’aria compressa al fine di rimuovere tutti i residui e le parti di materiale distaccato, quindi trattata con leggera carteggiatura con carta abrasiva a secco (grana/cm2 200-250).
2.1. Levigatura e lamatura manuale
La levigatura consisterà nell’asportazione manuale meccanica di un sottile strato di materiale (0,2-1 mm) qualora questo si presentasse seriamente compromesso, mentre con l’operazione di lamatura si opererà una levigatura totale dello strato di vernice o pellicola presente riportando “al vivo” la superficie lignea. Di norma pavimenti o altri rivestimenti lignei potranno sopportare al massimo, nell’arco della loro esistenza, 8-10 lamature integrali ogni 20-25 anni (per i prefiniti i passaggi integrali scendono a tre). Previa esecuzione di tasselli di prova su modeste porzioni dell’elemento oggetto di intervento, la procedura prevederà un’operazione di sgrossatura eseguita con l’ausilio di carta abrasiva di grana semi-grossa (40-80 grani al cm2) atta a rimuovere i depositi incrostati e le eventuali macchie o patine presenti nonché livellerà la superficie in prossimità di movimenti degli elementi lignei. Eseguiti questi primi passaggi si passerà a quelli operati con grana sempre più fine (80-120 grana media grossa, 150-200 grana media; oltre i 320 grana fine) così da eliminare gli eventuali segni lasciati dalla sgrossatura iniziale. La carta dovrà essere avvolta su appositi tamponi o in alternativa su pezzi di legno (per i passaggi con grana fine sarà consigliabile utilizzare legno tenero come ad es., legno di balza) o sughero di dimensioni tali da poter essere correttamente e comodamente impugnati. Questa procedura potrà essere eseguita a umido o a secco. Quella ad umido si utilizzerà, generalmente, su vernici grasse o su lacche sintetiche, presenterà il vantaggio di non produrre polveri ma al termine della procedura sarà necessario attendere l’asciugatura della superficie, inoltre la carta tenderà ad impastarsi con la vernice: questo “fenomeno” potrà essere ovviato immergendo ripetutamente la carta in acqua pulita o passandovi del sapone di Marsiglia neutro. La levigatura a secco risulterà un’operazione altrettanto veloce ma presenterà l’inconveniente della polvere, che dovrà, successivamente, essere asportata con l’ausilio di spazzole o scopini di saggina o, con idonei aspirapolvere. Al termine della procedura sarà consigliabile eseguire un passaggio con straccio, o spugna, leggermente umidi al fine di rimuovere ogni residuo di polvere.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

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