lunedì 6 ottobre 2008

UN GRATTACIELO PUO’ PROVOCARE UN TERREMOTO?

Per uno scienziato la torre di Taipei (700.000 tonnellate) potrebbe scatenare sismi

Sotto al grattacielo più alto del mondo (508 metri), che sorge a Taipei, capitale di Taiwan, sono accaduti alcuni terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 3,8. Bisogna precisare che si tratta a tutti gli effetti di piccoli terremoti, in grado al massimo di far cadere dei soprammobili e di spaventare le persone, anche se l'epicentro si trovasse sotto uno dei fragilissimi centri storici italiani piuttosto che sotto una metropoli ultra moderna. Cheng-Horng Un, sismologo dell'Accademia Sinica di Taipei, ha analizzato il fenomeno, concludendo che esiste una correlazione certa tra tali terremoti e la costruzione del grattacielo, iniziata nel 1998 (in precedenza il livello di sismicità era molto più basso); e che il peso dell'edificio' (700.000 tonnellate) ha comportato un aumento del carico Iitostatico di almeno 4,7 bar, un valore confrontabile con i valori degli sforzi in gioco nei terremoti. I sismi sarebbero stati generati da una piccola faglia attiva cieca (ovvero una faglia che non arriva a rompere in superficie), cosa quasi scontata se si pensa che ci troviamo in una regione del globo altamente tettonizzata, e quindi con presenza diffusa di faglie a varie scale.

Inoltre, una piccola faglia è cieca per definizione: se potessimo guardare sotto certe città italiane, Bologna per esempio, troveremmo decine di tali faglie attive, e infatti i bolognesi vengono disturbati ogni tanto da terremoti piccoli e meno piccoli.

Cheng-Horng Un si è però guardato bene dal dire che tale quadro possa scatenare terremoti più catastrofici. E per due ragioni:

O l'aumento di pressione Iitostatica indotto dal grattacielo è comunque modesto in relazione alle dimensioni lineari (almeno 10 km) e alla profondità (10-15 km) tipiche di

un terremoto potenzialmente distruttivo;

f) perché non sono attesi forti terremoti nell'area di Taipei. Quest'ultima affermazione, che va owiamente considerata con attenzione (abbiamo la massima stima della giovane sismologia di Taiwan, ma le indagini in tal senso sono state sufficientemente accurate?), contiene la chiave di lettura di tutta la notizia: una cosa è generare sforzi che potrebbero poi dar luogo a un terremoto, una cosa (molto più semplice) è innescare un processo naturale a spese di sforzi già compiuti dalle forze tettoniche globali.

Questo secondo scenario, l'innesco dei terremoti osservati negli ultimi anni a causa del sovraccarico, è molto più verosimile del primo. L’uomo è certamente responsabile dell'estinzione di molte specie animali e di numerosi fenomeni di subsidenza e erosione accelerata, ed è sicuramente sospettabile di aver introdotto elementi di modificazione del clima. Ma, anche volendo, non sarebbe in grado di creare le condizioni per futuri terremoti.

Articolo tratto da Newton, N°1 Gennaio 2006


7 commenti:

Anonimo ha detto...

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Alessio ha detto...

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Ale ha detto...

da gennaio 2006 ad oggi ci sono state altre ricerche riguardo questo argomento?

Alessio ha detto...

x ale: che io sappia no, ma non è detto che qualche rivista che non seguo, abbia approfondito l'argomento, mi documenterò e nel caso qualche lettore abbia documentazioni, può iviarmele via email.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

good start