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Infatti esplorate anche il terreno intorno, per conoscere quali siano i collegamenti del teatro con gli altri edifici della Villa. Dalla forma del monumento era già noto che questo era un teatro di tipo greco?
Il nome di “Teatro Greco”, come è avvenuto per altri edifici della Villa, era nato, da una situazione tra
poetica e archeologica: vi si era riconosciuta una forma che non è quella abituale del teatro romano. Ma dopo le prime risultanze siamo in grado di affermare che non si tratta neppure di un vero teatro greco. Anche qui si manifesta il gioco, cosi frequente nell'architettura adrianea, di partire da forme già note per farle diventare alte. Si prende come prototipo il teatro greco e poi lo si trasforma, così da farlo diventare un’architettura neppure propriamente romana, ma del tutto adrianea.
Sappiamo che Adriano era un artista e un architetto egli stesso, che creava le forme architettoniche dalle proprie idee in campo costruttivo.
Si, egli costruiva secondo le sue idee; questo teatro lo ha voluto costruire come un teatro di corte. Questo non è certo un teatro per la plebe.
È appoggiato alla collina, secondo lo schema greco?
Solo in parte; perché alle spalle della cavea si trova una galleria, che è vuota, e sotto c'è l' ambulacro che è prettamente romano, Adriano non voleva un teatro tradizionale, voleva creare un' altra cosa, e noi abbiamo pensato subito che questo edificio avesse qualcosa di innovativo, La linea geometrica del circuito esterno non è né greca né romana, si avvicina piuttosto a una ellisse: deformando l'idea del cerchio, l'orchestra ha una curvatura che va oltre il semicerchio, e si stringe a ferro di cavallo.
L'utilizzo che si faceva del teatro non è ancora chiaro?
No, non ancora, Inoltre i muri sono stati del tutto privati del loro rivestimento, sono stati trovati solo dei pezzettini di marmo, marmi bellissimi ma solo in frammenti.
E dove sono finite le lastre che lo ricoprivano?
Dappertutto: a Tivoli, a Villa d’Este, a Roma, dove nell’Ottocento c’erano negozi che vendevano marmi antichi. Si vede benissimo, qui nell’orchestra, come avevano strappato direttamente i blocchi di marmo, che erano delle migliori cave, bianchi e colorati, e quindi molto ricercati. Quel poco che è rimasto però dimostra una raffinatezza di lavorazione degna di Adriano: basta guardare i frammenti di cornicione, che sono lavorati tutti a mano come se fossero sculture. Peccato che non si abbia neppure l'idea di come fosse la decorazione architettonica, né il programma iconografico, che doveva essere splendido,
Il problema della interpretazione è poi complicato dai moltissimi restauri alle murature, effettuati fin dal XIX secolo, soprattutto dopo le spoliazioni ottocentesche. Abbiamo dovuto imparare a leggere tutte le differenze di epoca e di intervento, Il corpo della scena è molto restaurato, mentre all' esterno, dietro la scena, vi era probabilmente un tipico porticus post scaenam: abbiamo visto solo l'inizio del muro, ma ciò è sufficiente per ricostruirne l'andamento,
Uno dei maggiori problemi dello scavo è proprio l'acqua che sale fortissima dalla falda freatica e impedisce di lavorare. Ci sono tre idrovore per contenerla, ma non riusciamo a smaltirla.
…continua
1 commento:
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